In cammino









La lirica parte dalla visione di un pellegrino, stanco, affranto, che si riposa e poi riprende il cammino, seguendo la direzione degli uccelli migratori.Questo fatto si carica di complessi significati che nell'immagine del pellegrino sottintendono il destino dell'uomo: la vita non ha maggiore importanza di uno sguardo distratto rivolto a uno sconosciuto per via, né peso maggiore di un sogno che abbia lasciato un'impressione indistinta e all'uomo non resta che aspettare la morte. Eppure il volo delle gru che emigrano dà nuova forza al viandante: è l'immagine dell'indistinta, incessante vita naturale? è un invito che scende dall'alto, dove splendono le stelle? è un sogno? è una speranza?

Siede sopra una pietra del cammino, (1)
a notte fonda, nel nebbioso piano:
e tra la nebbia sente il pellegrino
le foglie secche stridere pian piano:
il cielo geme,(2) immobile, lontano,
e l'uomo pensa: Non sorgerò più. (3)

Pensa: un'occhiata quale passeggero,
vana, ha gettata a passeggero in via, (4)
è la sua vita, e impresse nel pensiero
l'orma che lascia il sogno che s'oblìa; (5)
un'orma lieve, che non sa se sia
spento dolore o gioia che non fu.

Ed ecco - quasi sopra la sua tomba
siede (6), tra l'invisibile caduta - (7)
passa uno squillo tremulo di tromba (8)
che tra la nebbia, nel passar, saluta;
squillo che viene d'oltre l'ombra (9) muta,
d'oltre la nebbia: di più su: più su,

dove serene brillano le stelle
sul mar di nebbia, sul fumoso mare
in cui t'allunghi (10) in pallide fiammelle
tu, lento Carro, e tu, Stella polare,
passano squilli come di fanfare,
passa un nero triangolo di gru. (11)

Tra le serene costellazioni
vanno e la nebbia delle lande strane;
vanno incessanti a tiepidi valloni,
a verdi oasi, ad isole lontane,
a dilagate cerule fiumane, (12)
vanno al misterioso Timbuctù. (13)

Sono passate... Ma la testa alzava
dalla sua pietra intento il pellegrino
a quella voce, e tra la nebbia cava (14)
riprese il suo bordone e il suo destino: (15)
tranquillamente seguitò il cammino
dietro lo squillo che vanìa laggiù.


1) Della strada che sta percorrendo.
2) Il fruscio del vento sembra un gemito misterioso.
3) Non saprò più riprendere il cammino.
4) La sua vita è vana, simile all'occhiata distratta che un viandante getta ad un altro viandante.
5) La vita gli ha lasciato nel pensiero una traccia lievissima, come l'impressione di un sogno dimenticato.
6) Perchè la stanchezza e le delusioni sono tante che non si sente di riprendere il cammino della vita. La tomba è la "pietra del cammino" del verso 1.
7) Delle foglie.
8) Il verso acuto delle gru migranti.
9) Al di sopra della nebbia e del mistero che ci circonda.
10) Attraverso il velo di nebbia, le costellazioni appaiono deformate.
11) Le gru migranti si dispongono a triangolo, con il vertice nella direzione del volo.
12) Fiumi azzurri e straripanti.
13) Città dell'odierno Mali, oltre il Sahara. Qui vuole indicare un luogo lontano e misterioso.
14) Priva di consistenza.
15) Impugnò il bastone e riprese la via, seguendo il suo destino.