I gattici




Guardando gli alberi spogli nella nebbia autunnale, il poeta pensa alla primavera: di tanta vivacità non restano che pioggia e vento e al posto dei fiori primaverili non c'è che il crisantemo, ornamento dei cimiteri. I sogni e le speranze giovanili sfioriscono rapidamente e ci rimane soltanto la morte; e come il vento d'autunno era lo stesso di primavera, così vita e morte, illusione e delusione sono ugualmente presenti nel corso dell'esistenza.

E vi rivedo, o gattici d'argento, (1)
brulli  in questa giornata sementina: (2)
e pigra ancor la nebbia mattutina
sfuma dorata (3) intorno ogni sarmento.

Già (4) vi schiudea le gemme questo vento
che queste foglie gialle ora mulina;
e io che al tempo allor gridai, Cammina,
ora (5) gocciare il pianto in cuor mi sento.

Ora, le nevi inerti sopra i monti,
e le squallide pioggie, e le lunghe ire
del rovaio (6) che a notte urta le porte,
e i brevi dì che paiono tramonti (7)
infiniti, e il vanire e lo sfiorire,(8)
e i crisantemi, il fiore della morte.(9)

1) I pioppi bianchi, le cui foglie nella pagina inferiore hanno riflessi argentei.
2) Adatta per la semina.
3) Per i riflessi del Sole.
4) In primavera.
5) D'autunno.
6) I soffi irosi del vento di tramontana.
7) Perchè sono nebbiosi, con una luce pallida come di tramonto.
8) Le cose sembrano dissolversi nella tristezza autunnale.
9) Perchè fioriscono verso il giorno dei Morti (2 novembre) e sono ornamento tradizionale delle tombe.