Il passero solitario






Come il passero solitario effonde il suo canto con tutto se stesso, così una suora, in tre note di un organo, che fa risuonare nel silenzio del convento,
rivela un segreto desiderio di evasione, sepolto nel cuore.


Tu nella torre avita (1),
passero solitario,
tenti la tua tastiera,
come nel santuario
monaca prigioniera
l'organo, a fior di dita; (2)

che pallida, fugace,
stupì (3) tre note, chiuse
nell'organo, tre sole,
in un istante effuse,
tre come tre parole
ch'ella ha sepolte, in pace. (4)

Da un ermo santuario
che sa di morto incenso
nelle grandi arche vuote, (5)
di tra un silenzio immenso
mandi (6) le tue tre note,
spirito solitario.(7)


1) Riferimento a Leopardi.
2) Cerchi i suoni del canto, come la monaca quelli di una melodia, toccando i tasti dell'organo.
3) Le note sembrano stupirsi di uscire dall'organo.
4) Sono i voti di castità, obbedienza e povertà.
5) Grandi come tombe monumentali di pietra.
6) Al cielo.
7) La monaca, come il passero.