Paese notturno



Nell'oscurità della notte, le cose assumono aspetti paurosi e sembrano diventare parvenze illusorie, anche la Luna che sorge rivela soltanto cupe figure. La lirica è pervasa da una tensione simbolica che alla fine culmina nell'immagine della sfinge, simbolo del mistero della vita, caro al gusto del Decadentismo.

Capanne e stolli (1) ed alberi alla luna
sono, od un tempio dell'antico Anubi, (2)
fosca rovina? Stampano una bruna
orma le nubi

su la campagna, e più profonda e piena
la notte preme (3) le macerie strane,
chiuse allo sguardo, (4) dove alla catena
uggiola un cane.

Ecco la falce d'oro (5) all'orizzonte:
due nere guglie (6) a man man dipinge,
indi non so che candido. Una fronte
bianca di sfinge?


1) I pali attorno a cui si accumula il fieno.  
2) Divinità egiziana che guidava i morti.
3) Grava.
4) Che nella notte non si possono distinguere.
5) Della Luna.
6) Come rivela la prima stesura, sono in realtà due cipressi.