Rammarico




Un momento di malinconia, al tramonto, fa pensare al Poeta che la vita è solo un passaggo dalla nascita alla morte, come il giorno è un breve periodo dall'alba al tramonto. Non resta che la nostalgia dei sogni giovanili e la consapevolezza che le speranze sono sempre destinate a svanire, come il sogno d'amore di Giulietta e Romeo.

Chi questo nuovo pianto in cuor mi pone?

Verso Occidente, (1) o dolce madre Aurora, (2)
da te lontano la mia vita è corsa.
Il cielo s'alza (3) e tutto trascolora;
passano stelle e stelle in lenta corsa;
emerge dall'azzurro la grand'Orsa,
e sta nell'arme fulgido Orione. (4)

Come più lieta la tua vista, (5) quando
un poco accenni delle rosee dita; (6)
e la greggia s'avvia scampanellando,
esce il bifolco e rauco i bovi incita,
canta lassù la lodola - apparita
ecco Giulietta, e piange, al suo balcone!- (7)


1) Verso il tramonto e simbolicamente verso la morte.
2) Datrice di vita, perchè indica il sorgere del sole, e con valore simbolico, la giovinezza.
3) Di sera, la volta del cielo sembra più fonda.
4) Nell'antica astrologia, la costellazione di Orione era rappresentata come un eroe armato.
5) Dell'aurora, dopo le tenebre della notte.
6) Epiteto omerico.
7) Il canto dell'allodola che annuncia il mattino, avverte Giulietta che è anche l'ora di separarsi da Romeo, e la fanciulla a quel canto si dispera.