La notte dei Morti






Nella ricorrenza dei morti il 2 novembre, si recitano attorno al focolare le preghiere per i defunti, mentre nel silenzio dei campi mormora un fiume. In quel momento il poeta ascolta la voce dei morti: chi ora è morto, un tempo era vivo e pregava per altri morti che pure un giorno furono vivi. Il corso del fiume diventa l'immagine della vita che si spegne inevitabilmente nella morte.


I

La casa è serrata; ma desta:
ne fuma alla luna il camino.
Non filano o torcono: è festa.

Scoppietta il castagno, il paiolo
borbotta. Sul desco c'è il vino,
cui (1) spilla (2) il capoccio (3) da solo.

In tanto essi pregano al lume
del fuoco: via via la corteccia (4)
schizza arida (5)... Mormora il fiume

con rotto fragore di breccia (6) ...


II

è forse (io non odo (7) : non sento
che il fiume passare, portare
quel murmure al mare) d'un lento

vegliardo la tremula voce
che intuona il rosario, e che pare
che venga da sotto una croce,

da sotto un gran peso; da lunge. (8)
Quei poveri vecchi bisbigli
sonora una romba raggiunge (9)

col trillo dei figli de' figli.


III

Oh! i morti! Pregarono anch'essi, (10)
la notte dei morti, per quelli
che tacciono sotto i cipressi.


Passarono... O cupo tinnito
di squille (11) dagli ermi castelli!
o fiume dall'inno infinito! (12)

Passarono... Sopra la luna
che tacita sembra che chiami,
io vedo passare un velo, una

breve ombra, ma bianca, di sciami. (13)



1) Che.
2) Versa.
3) è il capo del nucleo famigliare contadino.
4) Della legna che brucia.
5) Prosciugata dal calore.
6) Pietrisco.
7) Il Poeta che passa non sente distintamente le parole di chi prega, ma soltanto un mormorio di voci che si confonde col mormorio del fiume.
8) La voce è soffocata perchè viene da una tomba.
9) Alle parole del vecchio segue il rumore confuso dei famigliari che secondano la preghiera.
10) Quando erano vivi.
11) Suono di campane.
12) L'incessante mormorio dell'acqua.
13) Le ombre dei defunti che salgono al cielo.