Un canto lontano nello spazio, ma non tanto da non poter riconescere in esso parole d'amore; eppure così lontano nel tempo da diventare dolore e consapevolezza che ogni sogno è destinato a finire. La fonte è la "Sera del dì di festa" di Leopardi.
Cantare, il giorno, ti sentii: felice?
Cantavi; la tua voce era lontana:
lontana come di stornellatrice
per la campagna frondeggiante (1) e piana.
Lontana sì, ma io sentìa nel cuore
che quel lontano canto era d'amore:
ma sì lontana, che quel dolce canto,
dentro, nel cuore, mi moriva in pianto.
1) Ricca di fronte.