Ceppo




La lirica prende l'avvio da una notte di Natale, che richiama un'antica leggenda Toscana: Gesù Bambino è appena nato e la Madonna, che non sa come scaldarlo, passa di casa in casa in cerca di un po' di fuoco, finchè trova una madre più angosciata di lei perchè sta per morire lasciando il suo bimbo solo.


è mezzanotte. Nevica. Alla pieve (1)
suonano a doppio (2); suonano l'entrata.
Va la Madonn bianca tra la neve:
spinge una porta; l'apre: era accostata.
Entra nella capanna: la cucina
è piena d'un sentor (3) di medicina.
Un bricco al fuoco s'ode borbottare:
piccolo il ceppo brucia al focolare.

Un gran silenzio. Sono a messa? Bene.
Gesù trema; Maria si accosta al fuoco.
Ma ecco un suono, un rantolo che viene
di su, sempre più fievole e più roco,
Il bricco versa (4) e sfrigge: la campana,
col vento, or s'avvicina, or s'allontana.
La Madonna, con una mano al cuore,
geme: Una mamma, figlio mio, che muore!

E piano piano, col suo bimbo fiso (5)
nel ceppo, torna all'uscio, apre, s'avvia.
Il ceppo sbracia (6) e crepita improvviso,
il bricco versa e sfrigola via via:
quel rantolo... è finito. O Maria stanca!
bianca tu passi tra la neve bianca.
Suona d'intorno il doppio dell'entrata:
voce velata, malata, sognata. (7)


1) Chiesa parrocchiale.
2) Con due o più campane insieme che suonano per l'ingresso del sacerdote a Messa.
3) Odore.
4) Quando l'acqua bolle.
5) Che guarda fisso.
6) Manda faville.
7) Fievole, come in un sogno.