I due fuchi



Il Poeta che pur rivela agli uomini la nascosta poeticità delle cose e ne abbellisce la vita affinandone la sensibilità, è ignorato e misconosciuto dai più. L'apologo finale chiarisce queste affermazioni: due fuchi (le persone sciocche e superficiali) discorrendo oziosamente, convengono che le api sanno fare soltanto il miele e non sono in fondo di nessuna utilità (come il Poeta, che sa fare soltanto "inutile" Poesia).

Tu poeta, nel torbido (1) universo
t'affisi, tu per noi lo cogli e chiudi
in lucida (2) parola e dolce verso;

dì ch'opera è di te ciò che l'uom sente
tra l'ombre vane, tra gli spettri nudi. (3)

Or qual n'hai grazia (4) tu presso la gente?

Due fuchi (5) udii ronzare sotto un moro. (6)
Fanno queste api quel lor miele (il primo
diceva) e niente più: beate loro!
E l'altro: e poi fa afa (7): troppo timo!


1) Oscuro, minaccioso.
2) Chiara.
3) L'unica realtà vera che l'uomo può cogliere gli è data dal poeta (il resto è solo apparenza, illusione)
4) Merito, ricompensa.
5) I maschi delle api.
6) Il gelso.
7) Dà la nausea.