Patria





Sogno d'un dì d'estate.
Quanto scampanellare
tremulo di cicale! (1)
Stridule pel filare
moveva il maestrale
le foglie accartocciate.

Scendea tra gli olmi il sole
in fascie polverose: (2)
erano in ciel due sole
nuvole, tenui, ròse: (3)

due bianche spennellate

in tutto il ciel turchino.
Siepi di melorano,
fratte di tamerice,(4)
il palpito lontano (5)
d'una trebbiatrice,
l'angelus argentino...(6)

dov'ero? (7) Le campane
m dissero dov'ero,
piangendo, mentre un cane
latrava al forestiero,
che andava a capo chino.


1) Il verso acuto delle cicale, in rapida e oscillante ripetizione.
2) Nei raggi del sole si muoveva il pulviscolo dell'aria.
3) Corrose.
4) Le fratte sono i cespugli. Il tamerice è il tamarisco, un arbusto sempreverde. Sono le virgiliane Myricae.
5) Il suono ritmico.
6) Le campane che invitano alla preghiera, l'Angelus.
7) Il paese natale, San Mauro.