Morto



Questa poesia è nata dalla fusione di due fatti: la morte di un bimbo a Livorno e un sogno che Maria Pascoli faceva frequentemente, quello di stringere in mano dei dolci "svegliandomi al mattino con i pugni ancora serrati." Le mani che non stringono nulla sembrano alludere al mistero e alla vanità della vita.

Manina chiusa, che nel sonno grande (1)
stringi qualcosa, dimmi cosa ci hai!
Cosa ci ha? Cosa ci ha? Vane domande:
quello che stringe, niuno saprà mai.

Te l'ha portato l'Angelo, (2) il suo dono:
nel sonno,(3) sempre lo stringevi, un dono.
La notte c'era, non c'era il mattino. (4)
Questo (5) ti resterà. Dormi, bambino.


1) Il sonno della Morte.
2) L'Angelo della Morte.
3) In sogno.
4) Quando si svegliava.
5) Il dono dell'Angelo, ovvero la Morte.