La vite e il cavolo




è un apologo che contrappone alla vite l'umiltà del cavolo: se l'uva produce il vino che rallegra, il cavolo dà una quieta soddisfazione.
Simbolicamente, la vite rappresenta la grande poesia celebrativa, mentre il cavolo è il poeta che cerca le piccole cose della natura.


Dal glauco (1) e pingue cavolo si toglie
e fugge all'olmo (2) la pampinea (3) vite,
ed a sé, tra le branche (4) inaridite,
tira il puniceo (5) strascico di foglie.

Pace, o pampinea vite! Aureo (6) s'accoglie
il sol nel lungo tuo grappolo mite;
aurea la gioia, (7) e dentro le brunite
coppe ogni cura in razzi d'oro scioglie. (8)

Ma, nobil vite, alcuna (9) gloria è spesso
pur di quel gramo (10), se per lui l'oscuro
paiol borbotta con suo lieve scrollo;

e il core allegra al pio villan (11), che d'esso
trova odorato il tiepido abituro,
mentre a'fumanti buoi libera il collo.



1) Il colore verde-azzurro.
2) Spesso alle viti rampicanti viene dato come sostegno un albero.
3) Perchè le sue foglie sono dette pampini.
(è una reminiscenza omerica)
4) I rami sottili e rampicanti.
5) Color rosso porpora.
6) Il sole sembra rimanere nel colore dorato dell'uva.
7) Il vino dorato ci dà gioia.
8) Il vino brilla nelle coppe quasi con raggi luminosi.
9) Un po'.
10) Dell'umile cavolo.
11) Il contadino.