X Agosto



Il Poeta ricorda la morte del padre, avvenuta il 10 Agosto. In quella notte le stelle cadenti sfavillano nel cielo.

San Lorenzo, io lo so perchè tanto
di stelle (1) per l'aria tranquilla
arde e cade, perchè sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.

Ritornava una rondine al tetto (2):
l'uccisero: cadde tra spini:
ella eveva nel becco un insetto:
la cena de'suoi rondinini. (3)

Ora è là come in croce, (4) che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, (5) che attende,
che pigola sempre più piano.

Anche un uomo (6) tornava al suo nido (7):
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido
portava due bambole in dono...

Ora là, nella casa romita, (8)
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano. (9)

E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male! (10)


1) Tante stelle; a san Lorenzo, il 10 Agosto, è frequente il fenomeno delle stelle cadenti.
2) La rondine, il nido sono elementi tipici di Pascoli. Qui la rondine è in analogia col padre.
3) I rondinini diventano metafora dei figli del padre di Pascoli, Ruggero Pascoli.
4) La rondine è come crocifissa, con le ali ferite dalle spine.
5) Nell'ombra della sera o anche della morte. "Pigola sempre più piano" significa che i rondinini stanno diventando sempre più deboli.
6) è il padre, Ruggero Pascoli.
7) è casa Pascoli.
8) Solitaria.
9) Come la rondine mostrava il verme al "cielo lontano", cioè insensibile, anche Ruggero portava le due bambole in dono per le sue figlie.
10) La terra è un piccolo frammento dominato dal male.