Alba festiva
Il significato del titolo:
Il titolo della Raccolta (che è il nome latino delle tamerici, piccoli arbusti comuni sulle spiagge) è ripreso da un verso di Virgilio (Egloga IV, 2: "Arbusta iuvant, humilesque myricae") posto come epigrafe all'inizio della Raccolta. Il Poeta utilizza il termine "Myricae" per evidenziare un lato umile della sua vena poetica, ispirata alle "piccole cose" e non ai grandi temi pomposi e vanesi
("Le myricae sono basse, le più terra terra, povere pianticelle. Ma Virgilio le amava e ne faceva l'immagine dei suoi primi canti").
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"Alba festiva"
Che hanno le campane,
che squillano vicine,
che ronzano lontane?
è un inno senza fine,
or d'oro, ora d'argento,
nell'ombra mattutine.
Con un dondolìo lento
implori, o voce d'oro,
nel cielo sonnolento.
Tra il cantico sonoro
il tuo tintinno squilla,
voce argentina -Adoro,
adoro -Dilla, dilla,
la nota d'ora - l'onda
pende dal ciel, tranquilla.
Ma voce più profonda
sotto l'amor rimbomba,
par che al desìo risponda:
la voce della tomba.