Dialogo




Colloquio tra passeri e rondini: i primi si contentano di poco, sia in campagna, sia in città con la neve. Le rondini invece spaziano nel cielo e conoscono le terre d'oltremare dove emigrano, ma non sanno che niente può pagare la gioia delle piccole cose quotidiane. Nella poesia compaiono i suoni del canto degli uccelli: le onomatopee.

Scilp (1): i passeri neri su lo spalto (2)
corrono, molleggiando. (3) Il terren sollo (4)
rade la rondine e vanisce in alto:

Vitt...videvitt. (5) Per gli uni (6) il casolare,
l'aia, il pagliaio con l'aereo stollo; (7)
ma per l'altra il suo cielo ed il suo mare.

Questa (8), se gli olmi ingiallano la frasca, (9)
cerca i palmizi di Gerusalemme (10):
quelli, allor che la foglia ultima casca,
restano ad aspettar le prime gemme.

Dib dib bilp bilp: e per le nebbie rare,
quando alla prima languida dolciura (11)
l'olmo già sogna di rigermogliare,

lasciano a branchi la città sonora
e vanno, come per la mietitura,
alla campagna, dove si lavora.

Dopo sementa (12) presso l'abituro
il casereccio passero rimane:
e dal pagliaio, dentro il cielo oscuro
saluta le migranti oche lontane.

Fischia un grecale (13) gelido, che rade (14):
copre un tendone (15) i monti solitari:
a notte il vento rugge, urla: poi cade.

E tutto è bianco e tacito al mattino:
nuovo (16): e dai bianchi e muti casolari
il fumo sbalza, qua e là turchino.

La neve! (Videvitt (17): la neve? il gelo?
ei (18) di voi, rondini, ride:
bianco in terra, nero in cielo
v'è di voi chi vide...vide...videvitt?)

La neve! Allora, poi che il cibo manca,
alla città dai milla campanili
scendono (19), alla città fumida e bianca;
a mendicare. Dalla lor grondaia
spìano nelle chiostre (20) e nei cortili
la granata o il grembiul della massaia. (21)

Tornano quindi ai campi, a seminare (22)
veccia e saggina (23) coi villani scalzi,
e -videvitt- venuta d'oltremare
trovano te che scivoli, che sbalzi,

rondine, e canti; ma non sai la gioia
-scilp- della neve, il giorno che dimoia. (24)


1) il suono del verso del passero.
2) Bastione.
3) L'andatura dei passeri a terra è quasi ondeggiante.
4) Soffice.
5) Vuole imitare il rapido stridio delle rondini.
6) I passeri.
7) L'alto palo attorno al quale si ammucchia il fieno nelle aie.
8) è la rondine.
9) Quando arriva l'autunno, e le foglie si ingialliscono.
10) Emigra al Sud.
11) Un debole tepore tra il freddo.
12) Dopo la semina, quando sarà giunto l'inverno.
13) Vento di nord-est.
14) Spazza via ogni cosa.
15) Un velo pesante di nubi.
16) Con la neve il paesaggio sembra diverso.
17) Il passero rifà il videvitt alla rondine per canzonarla d'essersene andata proprio ora che la terra è bianca e il cielo è nero (pensa forse al colore delle rondini?)
18) Il gelo, che sembra irridere le rondini indifese. I passeri si meravigliano di vedere ancora le rondini mentre c'è la neve.
19) I passeri.
20) Recinti.
21) Se la scopa spazza fuori o il grembiule lascia cadere qualche briciola da beccare.
22) Tornano nei campi a primavera, quando i contadini iniziano i lavori agricoli.
23) Una leguminosa e una graminacea, erbe diffuse nei campi.
24) Si scioglie.