Rio Salto
Fin da ragazzo Pascoli fu attratto dai poemi cavallereschi, in questo sonetto ricorda quando fantasticava sulle avventure dei cavalieri medievali. Il Rio Salto è un torrente che costeggia Sam Mauro.
Lo so: non era nella valle fonda
suon che s'udia di palafreni andanti: (1)
era l'acqua che giù dalle stillanti
tegole a furia percotea la gronda.
Pur via e via per l'infinita (2) sponda
passar vedevo i cavalieri erranti;
scorgevo le corazze luccicanti,
scorgevo l'ombra galoppar sull'onda. (3)
Cessato il vento poi, non di galoppi
il suono udivo, né vedea tremando
fughe remote al dubitoso lume; (4)
ma voi soli vedevo, amici pioppi!
Brusivano soave tentennando
lungo la sponda del mio dolce fiume.
1) Il suono che si udiva nelle valli non era quello dei cavalli al galoppo. I palafreni sono i cavalli dei cavalieri medievali.
2) Nell'immaginazione infantile il paesaggio diventa sterminato.
3) L'acqua del torrente riflette l'immagine dei cavalieri al galoppo.
4) In un'incerta penombra.