Arano



è una lirica che si prolunga in un'ombra di malinconia: i campi spogli, la monotonia del lavoro del contadino, la nebbia; solo nel finale, il canto degli uccelli regala vitalità.

Al campo, dove roggio (1) nel filare
qualche pampano (2) brilla, e dalle fratte
sembra la nebbia mattinal fumare,

arano: a lente grida, uno le lente
vacche spinge; altri semina; un ribatte
le porche (3) con sua marra (4) paziente;

ché il passero saputo (5) in cor già gode,
e il tutto spia dai rami irti (6) del moro (7);
e il pettirosso: nelle siepe s'ode
il suo sottil tintinno come d'oro. (8)


1) Rosso rugginoso.
2) Foglia di vite.
3) La terra rialzata tra solco e solco, che il contadino spianta dopo la semina.
4) Zappa. "Paziente" indica la lenta e costante fatica con la quale è usata.
5) Accorto, intelligente, perchè sa che tra poco i contadini se ne andranno e potrà scendere nei solchi, per beccare le sementi; per questo nel cuore è già lieto.
6) Senza foglie.
7) Gelso.
8) Il canto del pettirosso.