Il miracolo
Ogni strofa è caratterizzata da immagini di colore diverso (bianco, verde, azzurro, arancione, nero) e sull'uso insistente delle vocali; c'è quindi il tentativo (simile al sonette "Voyelles" di Rimbaud)
di stabilire una coincidenza tra il colore e il suono della vocale che lo caratterizza.
Vedeste, al tocco suo, (1) morte pupille! (2)
Vedeste in cielo bianchi lastricati (3)
con macchie azzurre tra le lastre rare;
bianche le fratte (4), bianchi erano i prati,
queto fumava un bianco casolare,
sfogliava il mandorlo ali di farfalle. (5)
Vedeste l'erba lucido tappeto,
e sulle pietre il musco (6) smeraldino;
tremava il verde ciuffo del canneto,
sbocciava la ninfea nell'acquitrino,
tra rane verdi e verdi raganelle.
Vedeste azzurro il ruscello
fuori dei monti, fuor delle foreste,
e quelle creste (7), aereo castello,
tagliare il cielo un lembo più celeste:
era colore di viola il colle.
Vedeste in mezzo a nuvole di cloro (8)
rossa raggiar (9) la fuga de' palazzi (10)
lungo la ripa, ed il tramonto d'oro
dalle vetrate vaporare a sprazzi,
a larghi fasci, a tremule scintille.
Dormono i corvi dentro i lecci oscuri,
qualche fiaccola va pei cimiteri;
dentro i palazzi, dentro gli abituri,
al buio, accanto ai grandi letti neri,
dormono nere e piccole le culle.
1) Del Poeta.
2) La Poesia rende veggenti i ciechi.
3) Le nuvole.
4) Macchie.
5) I petali che cadevan dal mandorlo sembravano ali di farfalle.
6) Muschio.
7) Il crinale di una catena montuosa.
8) Un colore arancione, come quello delle nuvole al tramonto.
9) Risplendere dei colori del tramonto.
10) Il susseguirsi dei palazzi, quasi in prospettiva.