La felicità



Alla mattina (nella giovinezza) vediamo la felicità vicina: la inseguiamo per tutta la giornata (per tutta la vita) dietro sogni di gloria e d'amore, ma quando ci sembra di averla raggiunta (alla fine della vita), sfugge nel silenzio della morte.

Quando, all'alba, dall'ombra (1) s'affaccia,(2)
discende le lucide (3) scale
e vanisce; ecco dietro la traccia (4)
d'un fievole sibilo d'ale,

io la inseguo per monti, per piani
nel mare, nel cielo; già in cuore
io la vedo, già tendo le mani,
già tengo la gloria e l'amore.

Ahi! ma solo al tramonto m'appare,
su l'orlo dell'ombra (5) lontano,
e mi sembra in silenzio accennare
lontano, lontano, lontano.

La via fatta, il trascorso dolore,(6)
m'accenna col tacito dito:
improvvisa, (7) con lieve stridore,
discende al silenzio infinito.


1) Tra le ombre del crepuscolo mattutino.
2) La felicità.
3) Le zone di luce sempre più accesa che si stendono nel cielo al sorgere del sole.
4) La felicità è labile e ci sfugge come un soffio d'aria.
5) Il limite delle ombre crepuscolari quando è vicina la morte.
6) Invita a considerare l'esperienza vissuta perchè ci si renda conto della nostra realtà di dolore.
7) Sparisce.